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16 Marzo 2016
CIBO. È più monitorato un ulivo in vaso pesciatino o un alimento proveniente dalla Cina?

È più monitorata una pianta ornamentale pistoiese esportata o uno dei tanti alimenti provenienti dall'estero che affollano le nostre tavole? I vivaisti pistoiesi per poter esportare cipressi o olivi in vaso del pesciatino, evidentemente non destinati a consumo umano, devono compilare registri, ottenere autorizzazioni, prevedere una serie di controlli.
Gli alimenti che provengono dall'estero, invece, sembrano avere vita facile, nonostante l'argine posto dai preziosi controlli delle forze dell'ordine. Ad evidenziare la contraddizione è Simone Ciampoli, direttore di Coldiretti Pistoia, annunciando il ciclo di incontri dell'associazione con gli agricoltori in tutta la provincia. Il primo appuntamento di Coldiretti Incontra sarà a Pescia, lunedì 21 marzo ore 20,30, presso la sala convegni del Mefit.
Il dato è che aumentano le importazioni -prosegue Coldiretti Pistoia-. A rischio ci sono posti di lavoro, sviluppo e lo stesso territorio. Per quanto tempo agricoltori professionali e i tanti hobbisti potranno continuare a mantenere ben l'8% del territorio della provincia di Pistoia a uliveto? Se un litro d'olio extravergine costa meno di un litro di olio lubrificante per automobili? Proprio in questi giorni sono aumentate le autorizzazioni per l'import di olio dalla Tunisia e di pomodoro dal Marocco. Poi c'è il boom delle importazioni di formaggio dalla Romania ed il raddoppio del miele d'importazione. Per non parlare dell'import di cibo cinese: dal gigante asiatico proviene il 13% di tutti gli allarmi per irregolarità sul cibo segnalati in Europa.
Notizie degli ultimi giorni -nota Coldiretti Pistoia- che hanno in comune la poca trasparenza con cui le produzioni straniere arrivano ai consumatori. Truffe vere e proprie o furbizie che portano a vendere 'lo straniero' sotto le sembianze di prodotto italiano. E spesso i prodotti che arrivano sulle tavole degli italiani sono poco controllati, con gravi rischi per la salute.
Coldiretti conduce la battaglia della trasparenza nelle etichette degli alimenti a beneficio dei consumatori e tutela la redditività di tutte le aziende perché -chiude Ciampoli- solo favorendo un giusto rapporto tra costi e ricavi per le imprese agricole si crea sviluppo e si tutela il territorio pistoiese. Ne parleremo agli imprenditori agricoli con tutti i nostri tecnici nei prossimi incontri. Dopo l'appuntamento di lunedì 21 a Pescia, seguiranno Pistoia, Quarrata, Monsummano Terme e San Marcello Pistoiese.

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