Dall’Europa alla Toscana passando per gli Stati Uniti: l’agricoltura in trincea tira le somme e rivendica il suo ruolo vitale e strategico per la sicurezza alimentare, la salute dei cittadini e la tenuta sociale. E lo ha fatto dalla casa dei produttori agricoli, quel nuovo mercato aperto lo scorso giugno a Porta San Frediano, nel cuore di Firenze, dove Coldiretti Toscana ha convocato gli stati generali dell’organizzazione alla presenza delle istituzioni nazionali e regionali. All’assemblea coordinata dalla Presidente Regionale, Letizia Cesani e dal Direttore, Angelo Corsetti, hanno partecipato la vice presidente Stefania Saccardi, l’assessore alla sanità, Simone Bezzini, i presidenti delle commissioni consiliari Marco Niccolai e Gianni Anselmi, il Sottosegretario all’Agricoltura, Patrizio Giacomo La Pietra, gli europarlamentari, Dario Nardella e Francesco Torselli ed il direttore di ICQRF, Flavio Berilli. Presenti il capo area gestione del personale di Coldiretti Nazionale, Romano Magrini e la capo area organizzativa di Coldiretti Nazionale, Sara Paraluppi.
Nelle slide che scorrono sul mega schermo della sala multimediale quelle degli “obiettivi raggiunti” danno il senso di un anno intenso e concreto: dal ricambio generazionale sostenuto con oltre 31 milioni che consentiranno lo scorrimento dell’intera graduatoria con oltre 400 nuove imprese agricole under 40 finanziate, al primo bando per la realizzazione degli invasi aziendali per difendere le colture dalla siccità e migliorare la competitività, alle risorse sul benessere animale ed i riproduttori, sostegni fondamentale per oltre 10 mila aziende zootecniche, dalla definitiva approvazione delle norme legate alla legge sull’agricoltura sociale che renderà sempre più competitive le aziende delle aree interne sulle attività dei servizi sociali al ribadito impegno per sostenere la progettualità dei Consorzi di Bonifica necessarie per la tutela del territorio con interventi strutturali urgenti che hanno bisogno del contributo della Regione Toscana.
E’ entrato nell’ultimo miglio anche il percorso del piano faunistico venatorio regionale. L’ultima parola spetta al Consiglio Regionale che la prossima settimana riceverà, dopo l’approvazione della giunta e delle commissioni 2° e 4°, il documento che contiene un principio proposto e sostenuto da Coldiretti: l’incompatibilità tra coltivazioni agricole, sulla base dei fascicoli di Artea, e la presenza di cinghiali, caprioli, daini. Un cambio di approccio senza precedenti che, se adottato, potrebbe segnare una svolta nella gestione della fauna. Ed ancora il protocollo salva Made in Italy promosso dalla Prefettura di Livorno sempre per alzare il livello dei controlli sui prodotti agricoli in transito dal Porto di Livorno da cui transitano ogni anno un quarto delle materie prime che entrano nella nostra regione.
Obiettivi centrati ma anche nuove battaglie all’orizzonte. Il bersaglio bipartisan è Ursula Von Der Leyne che sta tentando di smantellare uno dei pilastri della politica UE. La proposta della presidente della commissione europea di tagliare del 20% la Pac, facendo confluire le risorse in un fondo unico di coesione, ha messo d’accordo tutti. Coldiretti è già scesa in piazza e lo farà ancora. “Siamo in mobilitazione permanente. Daremo battaglia. – spiega ancora la Cesani – C’è un fronte comune, come ci hanno confermato gli europarlamentari Nardella e Torselli nei loro interventi, per contrastare questo disegno folle che per la Toscana significherebbe tagliare 300 milioni di sostegni in sette anni e avvicinare alla chiusura una impresa su tre. Un disastro”. Infine l’incubo dazi i cui riflessi rischiano di ridimensionare le esportazioni negli Stati Uniti, un mercato che vale 1 miliardo di euro, il 93% rappresentato da vino e olio. “L’Europa tratti. – conclude la Cesani - Serve un accordo giusto”.