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23 Ottobre 2025
Giornata mondiale della pasta. Al mercato Campagna Amica di Pistoia…

Laboratorio per bambini e approfondimenti sulla filiera del grano 100% italiano

All’insegna del gusto e della genuinità... anche a Pistoia si celebra la Giornata mondiale dell’alimento più amato dagli italiani: la pasta! Al mercato Campagna Amica di sabato 25 ottobre. E mentre i grandi fanno la spesa, i più piccoli possono divertirsi in un laboratorio, colorando collane fatte con una pasta speciale, a forma di spiga racchiusa in una vanga, simbolo di Coldiretti.

I clienti riceveranno materiale informativo sui problemi che attanagliano il settore dei cereali, con approfondimenti sulla filiera del grano 100% italiano.

Coldiretti, a tutti i livelli, è impegnata per migliorare la redditività dei produttori di grano italiano, messa in crisi dalla presenza di grano straniero coltivato con metodi proibiti (divieto di usare glifosate, per esempio) in Italia ed Europa. Modalità che permettono di tenere bassi i costi di produzioni ed il prezzo del grano, che implica meno reddito per gli agricoltori italiani e conseguente riduzione dei terreni coltivati al cereale. Solo nella nostra provincia di Pistoia gli ettari coltivati sono passati in 5 anni da 30 a 6 ettari.

Per aumentare la produzione di cereali e ridurre i costi, infatti, in diversi paesi del mondo si usano pesticidi, erbicidi, come il glifosato, i cui effetti sono dannosi per la biodiversità, per gli ecosistemi, per la fauna selvatica, per le api, per le falde acquifere e per l’uomo.

Nel 2015 l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) dell’Organizzazione mondiale della sanità ha classificato il glifosato come «probabilmente cancerogeno per gli esseri umani».

In Italia è vietato l’utilizzo del glifosato e altre sostanze sul grano in preraccolta, a differenza di quanto avviene per quello straniero, che alcuni mugnai e industriali della pasta pretendono peraltro di continuare ad utilizzare senza nessuna indicazione in etichetta. 

La Coldiretti da anni sta affermando l’esigenza che venga vietato l’ingresso in Italia di prodotti ottenuti con trattamenti non autorizzati a livello nazionale come il grano per la pasta proveniente - per esempio - da Usa e Canada dove viene fatto un uso intensivo del glifosato nella fase di preraccolta per seccare e garantire artificialmente un livello proteico elevato, o ancora il grano turco dove viene utilizzato il Carbendazim, un fungicida sospettato di avere effetti cancerogeni.

L’invasione di prodotto straniero – solo nei primi quattro mesi dell’anno ha raggiunto il quantitativo di oltre 2,7 miliardi di chili – inoltre colpisce duramente i produttori nazionali, facendo crollare i prezzi di circa il 10% sia per il grano duro che per quello tenero.

Per tutelare le aziende agricole e i consumatori italiani la Coldiretti e Campagna Amica continuano a chiedere che venga applicato il principio di reciprocità delle regole, vietando l’ingresso in Europa ai prodotti coltivati con sostanze vietate ma anche ottenuti dallo sfruttamento dei lavoratori.

Serve anche garantire una etichettatura trasparente su tutti gli alimenti in commercio, a partire da pane, biscotti, cracker e altri derivati dai cereali, che oggi continuano ad essere “anonimi”.

A tutto questo si aggiungono, inoltre, le speculazioni. A settembre 2025 il prezzo del grano duro è crollato a 28 euro al quintale, con un calo del 30% in un anno e un ritorno ai livelli pre-guerra in Ucraina, mentre i costi di produzione sono aumentati del 20% dal 2021. Oggi un chilo di pasta viene venduto a 2 euro, ma agli agricoltori ne vengono riconosciuti appena 28 centesimi. Le imprese agricole lavorano in perdita, mentre aumentano le importazioni dall’estero, pericolose per la salute umana, animale e ambientale.

Coldiretti sostiene la creazione di filiere 100% italiane dal campo alla tavola e con Campagna Amica il consumo di pasta 100% italiana, per la salute di tutti noi e per dare più equa remunerazione alle aziende cerealicole italiane e compare la pasta al giusto prezzo.

https://www.coldiretti.it/economia/prezzi-20mila-in-piazza-per-dire-basta-ai-trafficanti-di-grano

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