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28 Agosto 2012
Animali selvatici: bene scelta regione Toscana sugli storni

  “Puro buonsenso! È quello dimostrato dalla giunta della regione Toscana, che ha autorizzato il 'prelievo in deroga' allo storno per la stagione venatoria 2012-2013, su quasi tutto il territorio provinciale pistoiese”. È il commento di Coldiretti Pistoia all'approvazione della delibera proposta dall'assessore regionale all'agricoltura e alla caccia, Gianni Salvadori.
Il mondo agricolo della provincia di Pistoia, con i vigneti e gli uliveti del Montalbano, della collina e della Valdinievole, subisce sistematici danni dalla presenza eccessiva degli stormi di storni (vedi foto).
Danni alle colture ancora superiori in un periodo di scarse piogge come l'attuale. “In periodo di siccità scarseggia il cibo nelle aree boschive e per alimentarsi gli storni inevitabilmente cercano frutti commestibili nelle campagne. A risentirne campi, vigne e uliveti che già hanno basse rese, vista la scarsità d'acqua.
I comuni pistoiesi in cui è ammesso il prelievo di storni sono: Agliana, Buggiano, Chiesina Uzzanese, Lamporecchio, Larciano, Marliana, Massa e Cozzile, Monsummano Terme, Montale, Montecatini Terme, Pescia, Pieve a Nievole, Pistoia, Ponte Buggianese, Quarrata, Serravalle Pistoiese e Uzzano.
La deroga riguarda complessivamente 82 comuni toscani, rispetto ai 66 dello scorso anno. Un aumento delle deroghe che evidenzia il coraggio di analizzare una situazione complessa, e poi mettere in ponte soluzioni che abbiano a che fare con il buon senso e con l'obiettivo di ottenere risultati concreti nella riduzione del danno.
Non sempre è così. L'Ispra (ente nazionale competente in materia), a fronte del continuo proliferare di selvaggina (ungulati, uccelli, ecc.) in un parere ha previsto per la provincia di Pistoia una generalizzata riduzione dei periodi e del numero di abbattimenti rispetto al passato.
L'amministrazione provinciale ha applicato il PARERE come fosse LEGGE.
Ma il parere dell'Ispra non è legge, e a ribadire il concetto è anche una sentenza del Tar Emilia Romagna, che nel rigettare un ricorso contro il calendario venatorio regionale emiliano, scrive: 'non emergono profili che possano condurre all’accoglimento del ricorso tenuto conto in particolare sia del carattere non vincolante del parere dell’Ispra...'.

“Lo stesso buon senso e coraggio dimostrato dall'assessore regionale all'agricoltura, auspichiamo che possa essere dimostrato dalla nostra amministrazione provinciale con atti concreti che riducano a livello sostenibile il numero di animali selvatici -dichiara Riccardo Andreini-. A beneficio dei cittadini per ciò che riguarda la sicurezza sulle strade e per gli imprenditori agricoli, ulteriormente messi a dura prova dalla siccità”.

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