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3 Giugno 2021
CINGHIALI E MINILEPRI SPEZZANO E ROSICCHIANO SPAGHETTI IN MEZZO AI VIVAI

Danni agli impianti irrigui goccia a goccia nelle vasetterie

 Il caldo intensifica la presenza di animali selvatici anche nei vivai ornamentali, attratti dai fossi e dall’umidità garantita dai moderni impianti di irrigazione goccia a goccia, che assicurano l’uso efficiente dell’acqua. In particolare, minilepri e cinghiali rosicchiano e spezzano gli spaghetti, i tubicini che portano l’acqua fin sulla pianta nei vivai con impianti di vasetteria.

“L’eccesso di animali selvatici è ormai una patologia, ma dobbiamo evitare che diventi una malattia degenerativa –commenta Coldiretti Pistoia- a seguito delle segnalazioni dei propri soci che evidenziano una situazione che peggiora sempre di più”.

“Gli spaghetti –spiega Paolo Niccolai, vivaista della rete Coldiretti- sono utilissimi e fragili. Sono facilmente spezzati dai cinghiali nello loro scorribande nelle vasetterie alla ricerca di lombrichi e rosicchiati dalle minilepri, che li usano per limare i propri incisivi in sostituzione delle corteccie degli alberi”.

La minilepre è una specie non autoctona, con un tasso di riproduzione notevole, che al pari degli ungulati rende la vita difficile agli imprenditori agricoli anche in zone chiaramente non vocate alla presenza di fauna selvatica, come è la pianura dei vivai pistoiesi dove la presenza dovrebbe essere pari a 0.

Il danno per le aziende è soprattutto indiretto. Un tubicino rotto e non sostituito porta, durante il periodo caldo, la specifica pianta a seccarsi nel giro di 2-3 giorni. Per limitare le perdite sono necessarie perlustrazioni costanti, soprattutto nei vivai a vasetteria. “La scorsa estate –spiega Niccolai- su una piccola zona di 1200 metri quadri abbiamo effettuato tra giugno e settembre tre controlli a settimana, alla ricerca degli spaghetti rotti per sostituirli. Un costo non da poco considerando la piccola estensione: tra piante comunque seccate, sostituzione tubicini e soprattutto manodopera circa 2 mila euro”.

La lotta si fa impari e le soluzioni non sono facili –conclude Coldiretti Pistoia-. Il primo passo è la condivisione delle notizie, affinché ci sia la consapevolezza in tutta la società che l’eccesso di animali selvatici non è un problema solo per le aziende agricole che perdono produzione a causa di piccioni, di cinghiali o di cervi. Troppi animali selvatici sono un problema per la circolazione stradale e per la sicurezza di tutti i cittadini che ormai incontrano cinghiali nei parchi e sulle spiagge.

 

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