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27 Agosto 2010
COLDIRETTI. MOZZARELLE A “POIS ” ANCHE A PISTOIA

La Coldiretti di Pistoia plaude l’azione della ASL di ritirare il lotto da cui provengono le mozzarelle rosse rinvenute da un cittadino del Bottegone, dal commercio e dalle tavole di consumatori ignari per capire da cosa sia stata causata questa modificazione dell’aspetto. La Federazione, infatti ritiene necessaria ogni azione, anche quelle di intensificare i controlli, finalizzata a garantire al consumatore dei prodotti sani e genuini, soprattutto in un momento in cui manca una norma che li metta al riparo da quelle che sono le “bugie” della filiera.
Oggi purtroppo il consumatore – afferma il presidente Coldiretti Riccardo Andreini – quando acquista prodotti lattiero caseari conosce  la reale provenienza solo del latte confezionato fresco mentre per tutti gli altri trasformati in questo momento non esiste una norma chiara di trasparenza che obblighi ad indicare in etichettatura l’origine della materia prima.Questo non solo per il latte- continua il Presidente- ma anche per moltissimi altri prodotti che normalmente vengono consumati sulle nostre tavole. Con la nostra azione nel mese di luglio al Brennero abbiamo portato alla luce situazioni che creano solo danni all’immagine della vera agricoltura italiana con enormi ricadute negative sui nostri redditi.
Vorrei ricordare  – continua il direttore Francesco Sossi  – che in Italia arrivano ogni giorno 3,5 milioni di litri di latte sterile, semilavorati, cagliate e polveri di caseina che immancabilmente da qualche parte dovranno pur finire: prima sugli scaffali e poi nelle nostre mense. Serve una maggiore chiarezza per permettere al consumatore di fare scelte consapevoli e di non lasciarsi ingannare da confezioni che richiamano al made in italy e che invece con l’italia non hanno nulla a che fare. L’azione che svolgiamo noi della Coldiretti, anche con i mercati di Campagna Amica, sul nostro territorio è proprio quella di lanciare il messaggio che è possibile realizzare una filiera agricola tutta italiana e quindi dare l’opportunità ai cittadini di consumare prodotti provenienti dal territorio.

Quali buone pratiche hai messo in atto nella tuo quotidianità per ridurre l’uso della plastica?

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