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14 Luglio 2011
Coldiretti: nasce l’osservatorio per seguire gli sviluppi sulla Centrale a ciclo combinato

Pistoia, 14 luglio 2011. Coldiretti ha costituito un osservatorio per monitorare e valutare tutti i risvolti della centrale elettrica a metano progettata dal gestore Repower alle porte di Pistoia, nell’area ex Radicifil circondata da importanti aziende vivaistiche. 
 
Il gruppo di monitoraggio avrà lo scopo di analizzare, decifrare e divulgare tutta la documentazione proveniente dalla Repower, dalle amministrazioni pubbliche coinvolte e da esperti indipendenti a cui si è rivolta l’organizzazione per ricevere indicazioni sui dubbi più volte sollevati e che oggi ancora non risultano essere chiariti .
Il gruppo è aperto a tutti. Potranno collaborare all’osservatorio e beneficiare di dati ed analisi anche le imprese non iscritte a Coldiretti, interessate ad avere informazioni da fonti alternative qualificate diverse dalla società proponente il progetto. 
Al momento il progetto della Repower è al vaglio della Regione Toscana per la Valutazione di impatto ambientale (Via). Vista la disponibilità della Presidente della Provincia Federica Fratoni a garantire  il prolungamento dei  tempi di presentazione delle osservazioni, che di fatto scadevano il 19 giugno, il gruppo di monitoraggio servirà anche a valutare se formularle secondo anche quanto sarà riportato dagli esperti, che sono stati incaricati dall’organizzazione. L’impianto sorgerebbe in una zona a fortissima vocazione agricola dove, oltre ad essere presenti nuclei molto importanti di vivai,  sono anche attive alcune imprese agricole tradizionali, che producono derrate alimentari destinate al consumo diretto.
“Coldiretti non ha alcuna preclusione pregiudiziale rispetto alla centrale - dichiara il PRESIDENTE DI COLDIRETTI PISTOIA-. A noi interessa la tutela prima di tutto della salute  dei cittadini che risiedono intorno all’area dove si prevede la realizzazione della centrale e la tutela delle aspettative economiche delle imprese agricole. Non dimentichiamo che Pistoia è la sede di un patrimonio di valore inestimabile: il microclima che ha permesso alla nostra provincia d’essere la capitale del vivaismo non solo italiano. Un patrimonio che non deve stare a cuore solo a Coldiretti, ma  all’intero tessuto sociale.”. 
 Il gruppo di monitoraggio ha lo scopo di mettere a fuoco  ogni dubbio sui possibili danni di un insediamento produttivo, comunque impattante. “Ci interessa lo sviluppo economico sano e sostenibile –dichiara il DIRETTORE DI COLDIRETTI PISTOIA- e alcuni aspetti nel progetto ancora non ci convincono. Quindi abbiamo deciso di creare questo gruppo di approfondimento, chiedendo la collaborazione di docenti universitari, esperti e di tutti gli operatori agricoli”.
 
Chiunque sia interessato a partecipare può contattare direttamente la segreteria di Coldiretti Pistoia.

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