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23 Giugno 2017
CONSORZIO DI BONIFICA BASSO VALDARNO: COLDIRETTI DENUNCIA IL MANCATO RISPETTO DELLE REGOLE

Coldiretti si dissocia in modo deciso dal comportamento illogico ed arbitrario perpetrato dal presidente Marco Monaco, nel corso dello svolgimento dell’ultima Assemblea dei Consorziati il 20 giugno u.s., che ha di fatto impedito ai componenti l’organo assembleare di esprimere la propria opinione tramite l’esercizio legittimo del voto.
Coldiretti, che ha sostenuto in maniera convinta il ruolo dei Consorzi di Bonifica ed il riordino normativo e strutturale effettuato dalla Regione Toscana, salvaguardando la gestione democratica dei nuovi Enti, di certo non immaginava possibile una tale deriva palesemente illiberale.
Contingentare in pochi minuti la possibilità di rappresentare le proprie considerazioni in merito ai punti posti all’Ordine del Giorno, non trova alcuna giustificazione. Tutte le Assemblee debbono avere un orario di inizio, ma non certo quello di conclusione. Ancor più grave l’impedimento della discussione su due punti presenti nell’Ordine del Giorno.
Pertanto, Coldiretti prendendo le distanze da quello che giudica una condotta ingiustificabile, lesiva della libertà di espressione che deve essere assolutamente garantita agli amministratori dell’Ente Consortile, rivolge un pressante invito al presidente Monaco a voler giustificare il proprio comportamento che non può in alcun modo ricadere su nessuno dei componenti l’Assemblea e più che mai sui rappresentanti espressione della Coldiretti.
Un comportamento, quello perpetrato in Assemblea, che potrebbe causare gravi danni al sistema consortile ed inficiare il rapporto fiduciario alla base del “patto” che lega i consorziati al proprio Ente.
Nel contempo si disapprova l’atteggiamento a dir poco “altalenante” manifestato da numerosi rappresentanti dei Comuni, presenti in qualità di nominati in Assemblea, molti dei quali ricordiamo dotati in passato di una spiccata loquacità.
Coldiretti, di sicuro, come sempre opererà con equilibrio e coerenza, nella consapevolezza che strumenti così importanti, all’interno dei quali si gestiscono ingenti finanziamenti, sia pubblici che privato, debbano esercitare il proprio ruolo nella massima trasparenza.

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