In un nostro comunicato stampa abbiamo lamentato la mancata adesione della Camera di commercio ad un documento che, partendo dal caso del falso pecorino e di altre produzioni tipiche (alimenti prodotti all'estero anche col contributo finanziario dello Stato italiano), invitava lo stesso Governo a prendere immediati provvedimenti, che in parte sono stati adottati. Documento ampiamente condiviso dalle istituzioni locali.
Dal nostro comunicato stampa la Camera di commercio si è sentita “TIRATA quasi per i capelli”, come riportato in un articolo su La Nazione di oggi.
Coldiretti Pistoia non tira nessuno per i capelli, ovviamente! Figuriamoci la Camera di Commercio. A livello locale e nazionale ha una proposta concreta, che vuol condividere: valorizzare e rendere produttiva l'agricoltura di qualità che fornisca ai consumatori prodotti buoni, permettendo ai produttori di sviluppare la propria attività. E la lotta al falso è una componente importante del progetto per una filiera tutta italiana.
Coldiretti conosce le iniziative a favore dell'agricoltura adottate dalla Camera di commercio e non aveva dubbi sul fatto che l'Ente camerale, come ha dichiarato: “non può che condannare le produzioni, sia dell’agroalimentare che vivaistiche e floricole, imitazione dei prodotti originari del nostro territorio e continuerà a sostenere le nostre imprese per tutelare e promuovere le eccellenze locali”.
E allora, perché non approva la delibera che gli è stato sottoposta mesi fa? È ancora in tempo, la tutela delle produzioni autenticamente italiane è opera che si conduce nel tempo.
28 Marzo 2012
DIFESA DEL VERO MADE IN ITALY E CAMERA DI COMMERCIO