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8 Ottobre 2025
ELEZIONI REGIONALI: IMPEGNO PER INTERVENTI ADEGUAMENTO SCOLMATORE ARNO E FONDO SOLIDARIETA’ SALVA-AGRICOLTORI

Agricoltori stanchi di dover “sacrificare” i raccolti ogni volta che il canale Scolmatore dell’Arno viene attivato durante le piene per salvare i centri urbani dal rischio alluvioni. Così stanchi da inserire tra i punti del manifesto “L’orgoglio di coltivare il futuro” che Coldiretti sta presentando in questi giorni ai candidati presidente e candidati consigliere in vista delle elezioni regionali del 12 e 13 ottobre la richiesta di trovare le risorse per ultimare rapidamente gli interventi di adeguamento degli affluenti, inadeguati a reggere la portata delle acque immesse dallo scolmatore, e di instituire un fondo di solidarietà per ristorarli della perdita delle loro produzioni causate dagli allagamenti. Un tema, quello del potenziamento di questa infrastruttura idraulica così importante per la piana pisana, al centro dell’incontro a Casa Coldiretti a Pisa con i candidati consiglieri a sostegno della candidatura di Eugenio Giani, Antonio Mazzeo (PD), Matteo Trapani (PD), Federico Eligi (Casa Riformista), Massimiliano Ghimenti (Alleanza Verdi e sinistra) e della candidatura di Alessandro Tomasi, Elena Meini (Lega), Diego Petrucci (Fratelli d’Italia) e Raffaella Buonsangue (Forza Italia). “Raccogliamo l’adesione e l’impegno, da parte di tutti i candidati, a lavorare per inserire tra le priorità della prossima legislatura il finanziamento dei progetti di adeguamento degli affluenti dello scolmatore così come ad istituire uno speciale fondo per risarcire le imprese agricole i cui raccolti sono andati persi in seguito all’apertura dello Scolmatore. Su questi due punti, abbiamo trovato condizione e consapevolezza. – spiega Marco Pacini, Presidente Coldiretti Pisa – Gli affluenti dello scolmatore, presenti da entrambi i lati, non sono in grado di sopportare l’enorme quantità di acqua portata dalla piena semplicemente perché siamo di fronte a perturbazioni sempre più frequenti che scaricano in poche ore le precipitazioni di un intero mese. I progetti per realizzare gli adeguamenti, paratoie, rialzi, idrovore, ci sono, serve però accelerare sui finanziamenti e sui cantieri”

Il manifesto, presentato da Coldiretti Pisa, raccoglie dal basso le priorità e le aspettative delle aziende agricole emerse in occasione degli incontri organizzati in questi mesi sul territorio definendo, uno ad uno, anche le criticità dei singoli comparti agricoli, da quello zootecnico al vivaismo, dalla pesca alla cerealicoltura, dall’olivicoltura all’accoglienza e alla gestione del bosco, proponendo, come è nello stile di Coldiretti, le possibili soluzioni. Tra i punti, molto sentiti soprattutto dagli allevatori ovini di Volterra e Valdicecina ostaggio delle predazioni, la possibilità, anche alla provincia di Pisa, di ottenere i rimborsi dei costi sostenuti per il trasporto dei capi predati, oggi totalmente a carico degli agricoltore ed uno studio di fattibilità in collaborazione con il Codipra Toscano per assicurare gli allevamenti dal rischio predazioni di lupi ed ibridi con eventuale compartecipazione economica della Regione Toscana. Al centro della discussione il futuro del Parco di San Rossore per cui gli agricoltori chiedono una valorizzazione e rivitalizzazione di tutti i settori, da quello agricolo a quello turistico.

Tra le proposte, in materia di lavoro, l’istituzione di un albo delle aziende senza terra per contrastare fenomeni di illegalità e sfruttamento, tema quest’ultimo che ha visto Coldiretti sempre in prima linea mentre sul fronte delle aree interne, dove i costi di produzione sono maggiori per via della minore meccanizzazione, la strada potrebbe essere quella di prevedere specifiche semplificazioni burocratiche ed agevolazioni per riequilibrare la bilancia economia delle aziende.

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