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21 Marzo 2022
Giornata dell’Albero. Coldiretti pianta un ulivo nella scuola agraria: laddove si formano le nuove leve dell’agricoltura

XXII giornata dell’albero nelle scuole. Nella XXIIa giornata dell’albero nelle scuole Coldiretti Pistoia dona un ulivo all’istituto agrario De Franceschi-Pacinotti. Doveva essere una festa, ma la guerra l’ha trasformata in una iniziativa ancora più intensa: un ulivo, laddove si formano le nuove leve dell’agricoltura, un simbolo plurimo di quel che servirebbe: pace e ambiente sano, sviluppo economico sostenibile.

“Abbiamo optato per l’ulivo dopo che il nostro quotidiano è stato ‘invaso’ da una guerra che ritenevamo, sbagliando, uno strumento passato –spiega Michela Nieri, responsabile di Coldiretti Donne Impresa di Pistoia-. Un carico di preoccupazioni che abbiamo voluto condensare in un auspicio: stop all’occupazione al conflitto russo-ucraino con il suo carico di bombe e di morte”.

L’albero sarà piantato nell’istituto Barone De Franceschi. Nei decenni l’istituto agrario di Pistoia ha formato ‘all’agricoltura’ centinaia e centinaia ragazzi pistoiesi, poi diventati imprenditori agricoli. “Un atto, un investimento verso il futuro –aggiunge Nieri- ora che anche le vicende internazionali stanno riportando d’attualità l’aumento del tasso di autosufficienza alimentare. Formare le nuove leve dell’agricoltura diventa strategico, per questo vogliamo che le scuole agrarie della provincia, di Pistoia e Pescia, acquistino un ruolo sempre più rilevante”.

Ma l’ulivo è, spiega Coldiretti Pistoia, simbolo anche del paesaggio toscano, a Pistoia sono 7 mila gli ettari ad uliveto, che sono a rischio: i cambiamenti climatici e la struttura proprietaria degli uliveti rendono sempre più difficile la gestione di un patrimonio inestimabile.

“Questa è la nostra ‘grande bellezza’ e ricchezza –spiega Gianfranco Drigo, direttore di Coldiretti Pistoia- ma occorre investire per mantenere il patrimonio di piante, con sistemi irrigui che rispondano alle mutate condizioni climatiche, stimolando misure che evitino l’abbandono degli uliveti. Occorre favorire il mantenimento produttivo degli uliveti, agevolando il passaggio di proprietà degli uliveti ad imprenditori agricoli che traggano reddito dalla produzione dell’extravergine. Come sempre nella storia, il paesaggio è modellato dall’uomo, producendo benessere e nel caso della campagna toscana bellezza: un esempio di economia sostenibile d’eccellenza che deve rinnovarsi”.

La presenza di colline produttive e belle serve anche per dare ossigeno al tutto il nostro Pianeta, contrastando gli effetti negativi del cambiamento climatico, e preservando la salubrità della Terra. L’aumento delle temperature impone la piantumazione di milioni alberi nelle aree urbane. Ma i problemi ci sono anche nei boschi, che crescono in superficie ma in ‘malo modo’.

La superficie boschiva italiana è aumentata in 10 anni di circa 587.000 ettari, per complessivi 11 milioni di ettari che si sono dimostrati però molto vulnerabili al degrado e agli incendi, perché è mancata l’opera di prevenzione nei boschi che, a causa dell’incuria e dell’abbandono, sono diventati infatti vere giungle ingovernabili.

“Pistoia –ricorda Coldiretti-, ha un ruolo essenziale perché, nel 'Giardino d'Italia', 5000 ettari di vivai, da sempre sono coltivate varie specie di alberi che meglio catturano anidride carbonica, dal Ginkgo biloba al Tiglio, pronti per essere messi a dimora, perché producano utilità nei prossimi decenni.

21 marzo la Festa degli Alberi nelle Scuole

Alla salute dei polmoni verdi d’Italia è dedicata la 22° edizione Festa degli Alberi nelle scuole, l’evento celebrativo di lunedì 21 marzo, per iniziativa di Campagna Amica, Coldiretti, Coldiretti Donne Impresa, Consulta florovivaistica Coldiretti, Terranostra e Fondazione Univerde.

Le conseguenze negative del cambiamento climatico sugli ecosistemi diventano sempre più evidenti, nell’UE più di 9 incendi su 10 sono causati dall’uomo: ecco perché la sensibilizzazione delle nuove generazioni è fondamentale per la tutela dei nostri patrimoni arborei. Secondo gli ultimi dati divulgati dal Centro comune di ricerca (JRC) della Commissione europea, fino allo scorso ottobre sono già circa 0,5 milioni gli ettari di verde cancellati nell’Unione Europea a causa di incendi, il 61% dei quali rappresentati da foreste.

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