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2 Marzo 2012
I PIANI INTEGRATI DI FILIERA SPIEGATI ALLE AZIENDE AGRICOLE

La Regione Toscana quest'anno mette sul piatto 20 milioni di euro per finanziare progetti di filiera, per favorire la collaborazione e la maggior competitività delle aziende. Ogni progetto deve prevedere la partecipazione di almeno 15 aziende.
Scegliere di sacrificare un po' della propria autonomia, per ottenere vantaggi superiori può essere una grande opportunità anche per le aziende pistoiesi. Il regolamento prevede finanziamenti per produzioni di cui Pistoia eccelle: vivaistica e floricola, olivo-oleicola, castanicola, ecc. Le domande devono essere presentate entro il 4 maggio 2012.
Per far conoscere le potenzialità offerte dai Pif (Progetti integrati di filiera) Coldiretti Pistoia ha organizzato un incontro formativo, che vedrà la partecipazione di Roberto Pagni, dirigente della Regione Toscana e responsabile del settore Sviluppo dell'impresa agricola ed agroalimentare, insieme a Riccardo Andreini, presidente di Coldiretti Pistoia, al direttore regionale Roberto Maddè e al direttore provinciale Francesco Sossi.
L'appuntamento è per lunedì 5 marzo alle ore 21, nella sala Gialla di Coldiretti, in via Annona, 191 a Pistoia.
In dettaglio, 6 milioni dei finanziamenti regionali sono destinati a progetti di filiera corta (che permettono un rapporto diretto tra produttori e consumatori), 3,5 milioni per il settore olivo-oleicolo e 10,5 milioni per le altre filiere (cerealicola, bovina, ovi-caprina, ortofrutticola, castanicola, suinicola, vitivinicola, vivaistica, floricola, ecc.).
“Coldiretti ha fatto della filiera corta la propria bandiera. La rete dei mercati di Campagna Amica ne è l'esempio principe. Ma ci sono molti margini per recuperare ulteriore produttività sul nostro territorio, utilizzando i fondi messi a disposizione dalla Regione-dichiara il direttore Coldiretti Pistoia Francesco Sossi-. Il termine filiera a volte spaventa, perché la collaborazione con altri soggetti implica la perdita parziale di autonomia gestionale. Un rischio, certo! Ma non si perde autonomia quando si è costretti a sottostare alle condizioni di grossi fornitori o clienti che impongono prezzi 'inaccettabili'? Far parte di una filiera incentivata da fondi regionali, oltre ad aumentare la competitività, permette per certi versi anche di limitare lo strapotere delle banche”.

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