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7 Febbraio 2015
IMU AGRICOLA. Dalla Valdinievole alla Piana, Coldiretti scrive ai 13 sindaci dei comuni dove si paga: DELIBERARE ALIQUOTE RIDOTTE

Lettera di Coldiretti ai 13 sindaci dei comuni pistoiesi i cui terreni agricoli sono soggetti all'Imu, dopo le ultime novità normative approvate dal Governo. La prima scadenza di pagamento è prevista per il 10 febbraio 2015. La principale associazione agricola provinciale e italiana si è rivolta alle amministrazioni comunali di Agliana, Buggiano, Chiesina Uzzanese, Lamporecchio, Larciano, Massa e Cozzile, Monsummano Terme, Montecatini-Terme, Pieve a Nievole, Ponte Buggianese, Quarrata, Serravalle Pistoiese, Uzzano, chiedendo la non applicazione di sanzioni per eventuali pagamenti ritardati e, soprattutto, l'approvazione di una delibera che preveda l'applicazione di un'aliquota ridotta. L'imposizione, su un bene strumentale all'attività agricola quale è il terreno, “ci appare iniqua e fortemente penalizzante per quelle imprese che hanno, tra l’altro, il grande merito di operare in aree difficili, -spiega nella lettera Vincenzo Tropiano, direttore di Coldiretti Pistoia- concorrendo a mantenere lavoro ed occupazione, e svolgendo un ruolo determinante per la difesa permanente del territorio, contrastando il pericolo, sempre presente, di dissesto”.

TESTO DELLA LETTERA INVIATA AI COMUNI
Oggetto: IMU terreni agricoli.
Il decreto legge 4/2015, che riguarda il pagamento dell’Imu sui terreni agricoli, entrato in vigore a seguito della pubblicazione sulla G. U n.19 del 24 gennaio 2015, definisce in dettaglio quali zone siano soggette a pagamento e la scadenza, fissata per il prossimo 10 febbraio, per chi dovrà pagarla.
Sono state infatti individuate tre categorie diverse di comuni, - utilizzando i parametri ISTAT -: la prima categoria è quella dei Comuni totalmente montani, del tutto esenti dal pagamento sia per il 2014 che per il futuro; la seconda categoria riguarda i comuni parzialmente montani dove l’Imu non si applica solo se i proprietari dei terreni sono in possesso della qualifica di coltivatore diretto o imprenditore agricolo professionale (IAP), oppure se i terreni agricoli sono stati dati in affitto o in comodato, dagli stessi soggetti qualificati di cui sopra, ad altri coltivatori diretti o a imprenditori agricoli professionali.
La terza categoria, tra cui rientra il Suo Comune, riguarda quelli non montani nei quali l’Imu si dovrà pagare su tutti i tipi di terreno a prescindere dalla qualifica del proprietario, fatte salve le specifiche agevolazioni già previste, in via generale, per i coltivatori diretti e IAP.
Ci corre l’obbligo di ribadire le motivazioni per le quali tale imposizione, su un bene strumentale quale è il terreno, ci appare iniqua e fortemente penalizzante per quelle imprese che hanno, tra l’altro, il grande merito di operare in aree difficili, concorrendo a mantenere lavoro ed occupazione, e svolgendo un ruolo determinante per la difesa permanente del territorio, contrastando il pericolo, sempre presente, di dissesto.
Ciò detto, desideriamo sollecitare la Sua Amministrazione affinché, per l’anno 2015 e seguenti, possa essere approvata una delibera che stabilisca una specifica aliquota ridotta da applicarsi ai terreni agricoli, avvalendosi della possibilità di determinare l’imposta in misura inferiore rispetto all’aliquota base del 7,6 per mille.
Tale agevolazione, qualora non fosse possibile estenderla a tutti i proprietari di terreni, potrebbe essere riconosciuta ai proprietari con qualifica di coltivatori diretto o IAP. Inoltre, considerato il protrarsi della vicenda IMU, caratterizzata dalle molteplici incertezze sulla determinazione dell’imposta del 2014 e la nuova data di scadenza per il pagamento prevista al 10 febbraio prossimo, siamo a richiedere la non applicazione di sanzioni e interessi a carico del contribuente, per almeno 30 giorni oltre tale scadenza.

Il Direttore Vincenzo Tropiano

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