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15 Marzo 2018
La 26enne Simona Falzarano alla guida dei giovani di Coldiretti Pistoia

Simona Falzarano è la nuova delegata di Coldiretti Giovani Impresa di Pistoia. 26 anni, Falzarano succede a Paolo Giorgi che ha guidato il gruppo dei giovani agricoltori pistoiesi per 5 anni.
Il rinnovo del Comitato Giovani Impresa di Coldiretti Pistoia è avvenuto nei giorni scorsi in coincidenza con il lancio del premio per l'innovazione dedicato alle giovani start up nelle campagne italiane, le cui iscrizioni sono già aperte e si chiuderanno il 15 aprile. “Sarà il mio primo impegno istituzionale favorire la partecipazione al premio di Coldiretti Giovani Impresa dei nostri imprenditori -spiega Falzarano-. Dalla Valdinievole al Montalbano, dalla Montagna alla Piana sono tante le realtà giovanili che possono ambire al premio per l’innovazione dedicato alle giovani start up . Sarà una bella sfida confrontarci con le idee innovative di tutta Italia”.
Simona Falzarano conduce col fratello Federico (22 anni) l'azienda familiare che produce principalmente ortaggi e piantine da orto biologiche, fa parte della rete Campagna Amica: quasi tutta la produzione viene venduta direttamente ai consumatori finali. “Nello spirito della filiera corta, abbiamo impostato un lavoro che punta alla sostenibilità e allo sviluppo, consapevoli del ruolo che la nostra associazione svolge a tutti i livelli -ha spiegato la delegata di Coldiretti Giovani Impresa-, per garantire opportunità ai giovani che scelgono l'agricoltura”.
All'incontro che ha sancito il passaggio di consegne alla presenza del direttore di Coldiretti Pistoia Simone Ciampoli, è intervenuto Paolo Giorgi, oggi 33enne, che ricopre la carica di vice-presidente di Coldiretti Pistoia. “Sono stati 5 anni straordinari in cui mi sono arricchito di tante esperienze, umane e professionali -ha spiegato un soddisfatto Paolo Giorgi-. Assumere un ruolo istituzionale in Coldiretti è un impegno significativo ampiamente ripagato dai tanti riconoscimenti ottenuti in questi anni dall'agricoltura: dagli sgravi contributivi per i giovani, alla fiscalità di vantaggio. E, da non trascurare, il sempre maggiore riconoscimento sociale del ruolo di noi agricoltori, ottenuto anche grazie al lavoro dei giovani della Coldiretti”.

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