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19 Maggio 2010
MALTEMPO, DANNI RILEVANTI PER I PRODUTTORI PISTOIESI

Dall' orticoltura, al vivaismo fino al settore cerearicolo nessun comparto è stato salvato dai danni provocati dalle copiose piogge cadute nell'ultimo mese.
Particolari problemi soprattutto per il mais, il girasole e il sorgo con una diminuzione della superficie seminata pari al 30/40% impedendo di fatto le preparazioni dei terreni per ospitare le colture tardive. Secondo una stima di Coldiretti Pistoia ci sono aziende del settore che potrebbero perdere a causa del maltempo fino a 240.000 Euro di prodotto. Il grano, altro prodotto simbolo delle produzioni toscane, al momento non può ricevere gli adeguati trattamenti a causa dell'impossibilità dei mezzi agricoli di entrare nei campi ancora sommersi dall'acqua.
Anche per il settore del vivaismo si sono rilevati notevoli problemi. Le aziende hanno dovuto rallentare fortemente le invasature, tipiche di questo periodo e bloccare la messa a dimora delle piante a pieno campo. Forte preoccupazione per la tardiva invasatura: un periodo di caldo improvviso potrebbe comportare un difficile attecchimento delle piante e uno sviluppo rallentato. La pioggia ha inoltre bloccato la realizzazione da parte di molte aziende di parchi e giardini e piu'  in generale la richiesta di piante creando disagi soprattutto a chi sperava in una ripresa dopo il lungo inverno.
Infine l'orticoltura ha registrato un ritardo di almeno 20 giorni sui trapianti delle colture estive come l'anguria, il melone, il cetriolo , i peperoni e le zucchine , tutto ciò comporterà una commercializzazione tardiva dei prodotti con una notevole perdita per le aziende locali in termini economici.
Siamo molto preoccupati – afferma il presidente della Coldiretti pistoiese Riccardo Andreini – dopo un inverno rigido che ha bloccato le produzioni e anche molte esportazioni speravamo in una primavera meno rigida che permettesse una ripresa del comparto vivaistico per farci dimenticare un 2009 un po in sordina.
Ci spiace apprendere – prosegue il direttore Francesco Sossi – che oggi le superfici seminate nel comparto cerealicolo sono diminuite soprattutto quelle interessate a grano. Con il progetto della pasta tutta toscana prodotta dal consorzio agrario di Siena che darà le giuste risposte alle imprese agricole in fatto di prezzo speravamo di dare una risposta concreta alle nostre imprese. Infatti l’improponibile forbice tra il costo del grano alla produzione e il costo della pasta al consumatore con tale progetto diminuisce, dando grandi opportunità ai due estremi della filiera

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