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18 Maggio 2012
OCCUPAZIONE GIOVANILE. LE STORIE PISTOIESI ALL’ASSEMBLEA DI COLDIRETTI GIOVANI IMPRESA A ROMA

 
In quale settore, in Italia, una ragazza poco più che ventenne apre una propria attività? In agricoltura accade! Serena Gori di Agliana alla fine del 2011 ha creato la propria impresa agricola, produce ortofrutta. Figlia di impiegati, dopo il diploma e un paio d'anni di 'lavoretti', ha scelto di seguire la propria passione per il settore primario. Giovane, crede che nell'agricoltura ci sia futuro: di sacrifici e soddisfazioni economiche e non solo.
Serena, come tanti altri giovani agricoltori pistoiesi e toscani ieri era all’Auditorium Parco della musica di Roma all’Assemblea di Coldiretti Giovani Impresa dal titolo: “Giovani per l’Italia”. Oltre duemila giovani agricoltori provenienti da tutte le regioni che hanno affermato l’importanza degli under 30 per il rinnovamento ed il rilancio del nostro Paese.
In questa difficilissima fase per tutti gli italiani e per i giovani in particolare (la disoccupazione giovanile ha raggiunto il livello record del 36 per cento), l'agricoltura sta fornendo valide opportunità di vita ed occupazionali.
Folta la delegazione pistoiese presente a Roma, con tante storie imprenditoriali già consolidate o in embrione. Come Stefano Innocenti, 27 anni, che pensava di seguire le orme paterne nell'azienda tessile di famiglia. Dopo la crisi del comparto pratese, ha deciso di investire la propria volontà sui 4 ettari di terreno, creando “Di ValdiBure Azienda Agricola” a Candeglia, alle porte di Pistoia, per produrre ortofrutta e olio (che già riceve riconoscimenti).
A Roma c'era Sara Frosini, trentenne, da anni titolare della omonima azienda vivaistica a Pistoia, che punta a produrre piante ornamentali con metodi biologici. E mentre lavora, sta completando gli studi universitari in scienze vivaistiche.
Poi c'é il 'veterano', Paolo Giorgi, 27enne, che da 8 anni insieme al fratello di 34 anni, gestisce l'allevamento Le Corti di Pieve a Nievole, 450 bovini da carne in continuo aumento, alimentati per l'80% con mais e altri cereali prodotti in azienda. Prodotti distribuiti in macellerie e ristoranti, toscani e non solo. E presto aprirà anche lo spaccio in azienda.
Da Pistoia sono arrivate a Roma anche le mungitrici (di mucche) della Latteria dei Ragazzi dell'Oasi agrituristica di Baugiano, adolescenti che hanno avuto modo di apprezzare la valenza formativa dell'agricoltura.
“Perché la Playstation non cambia il mondo, a differenza dell'agricoltura... che è maestra di vita”, commenta Anna, quindici anni e presidente della Latteria dei Ragazzi.

“Sono tante le storie di giovani che stanno trovando la propria realizzazione umana e professionale in agricoltura -commenta Fabio Pellegrini, delegato provinciale di Coldiretti Giovani Impresa-. La rete dei mercati di Campagna Amica di Coldiretti, anche qui a Pistoia, è un formidabile strumento che permette anche a chi ha appena iniziato di avere uno sbocco sul mercato e un approccio orientato all'agricoltura di qualità”.

Si tratta di giovani che invece di rimanere sotto l'ala protettrice della famiglia o ad elemosinare 'posti' ad uno dei carrozzoni pubblici, si sono rialzati le maniche per trainare fuori dalla crisi il nostro Paese. Come ha affermato il presidente di Coldiretti Sergio Marini durante il suo intervento all'assemblea dei giovani Coldiretti a Roma: “in Italia ad essere vecchie ed anche poche sono soprattutto le idee con le quali si vuole affrontare la crisi. Si cerca di riproporre modelli di sviluppo fondati sulla finanza e sulle economie di scala che hanno già fallito altrove e che non hanno nulla a che fare con le peculiarità del Paese. L’Italia - ha concluso Marini - può tornare a crescere solo se investe nelle proprie risorse che sono i territori, l'identità, il turismo, la cultura e il cibo che sono una leva competitiva formidabile per trainare il Made in Italy nel mondo".

“La nuova ottica del mondo agricolo, fatta di un rapporto diretto coi consumatori -spiegaRiccardo Andreini, presidente di Coldiretti Pistoia- sta attenuando gli effetti di una crisi (che sarà ancora lunga), favorendo buona occupazione, fatta di sacrifici ma pure di concrete occasioni di reddito. E per fortuna a Pistoia e provincia sono tanti i giovani che condividono questa filosofia”.

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