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7 Ottobre 2023
OSCAR GREEN AD AGER OLIVA, IMPRESA PISTOIESE CHE FA ODOTTARE E SALVA GLI ULIVETI

  33, 29 e 25 anni: Tommaso, Ana e Cosimo in 2 anni di attività hanno preso in carico 3000 ulivi. Consegnati a Firenze gli Oscar Green regionali promossi da Giovani Impresa Coldiretti Toscana: “agricoltura è chiave contro spopolamento campagne e occupazione giovanile”. Quasi un decimo delle aziende giovani toscane è pistoiese

Non è vero che i giovani non vogliono coltivare i campi, allevare animali, tagliare la legna nel bosco o guidare il trattore. A sfatare l’antipatico cliché sono le oltre 3 mila domande presentate per bandi regionali del Piano di Sviluppo Rurale nel periodo 14-22 che hanno contribuito alla nascita, all’insediamento e allo sviluppo di quasi due mila aziende giovanili che stanno adattando velocemente la nostra agricoltura alle tante sfide del prossimo futuro e contrastando, con la loro presenza e le loro attività, il fenomeno della spopolamento dalle aree rurali. È il quadro fornito da Coldiretti Toscana in occasione degli Oscar Green regionali 2023, il premio assegnato ogni anno alle imprese agricole più dinamiche, innovatrici, sostenibili la cui premiazione si è tenuta a Fireze sotto lo slogan “Generazione in campo”.

Sono 2.746 le imprese agricole under 35 in Toscana, in crescita del 2,2% rispetto al 2019 secondo il sistema camerale, che salgono a 4.336 se consideriamo gli under 40 secondo l’Istat. Quasi un decimo delle aziende agricole under 35 si trova  nel pistoiese, e una di queste ha vinto l’Oscar Green 2023 della Toscana, nella categoria Impresa digitale si tratta di Ager Oliva azienda pistoiese ideata da Tommaso Dami (33 anni), Ana Soto (29 anni) e Cosimo Lunetti (25 anni) che in so

li due anni hanno preso in carico ben 3000 ulivi tra Pistoia, Montecatini Terme, Montale e Vinci, grazie ad un modello di business basato sull’adozione degli uliveti, da parte di appassionati e da parte di investitori strutturati.

Alla premiazione hanno partecipato la Presidente di Coldiretti Toscana, Letizia Cesani; il Delegato Nazionale Giovani Impresa Coldiretti, Enrico Parisi; il delegato alle politiche giovanili e per l’innovazione della Regione Toscana, Bernard Dika; il consigliere regionale, Marco Niccolai ed il Direttore della Camera di Commercio di Firenze, Giuseppe Salvini.

“L’attività agricola è la chiave per scoraggiare la fuga dei miei coetanei dalle campagne, creare occupazione giovanile e nuovi presupposti per un rilancio delle comunità rurali. Un processo che va però accompagnato ad investimenti sui servizi essenziali e sulle infrastrutture digitali perché il mondo, la vendita, la promozione, le relazioni, oggi sono dentro i nostri cellulari e noi dobbiamo essere connessi. Gli altri scogli che rallentano il rinnovamento sono l’accesso al credito e al capitale fondiario. – spiega Francesco Panzacchi, Delegato Giovani Impresa Coldiretti Toscana – Ogni giorno tocchiamo con mano il desiderio e la volontà di dedicarsi all’agricoltura di tanti ragazzi e ragazze complice anche la ricerca di uno stile di vita scandito dalle stagioni e non più dal cartellino da timbrare o dai target. Il loro contribuito, le loro competenze e la capacità di diversificare sono fondamentali per accelerare il percorso di transizione energetica, ambientale, sociale, economica di cui la nostra Toscana ha bisogno per restare leader a livello mondiale del buon cibo, dell’accoglienza turistica e della bellezza. Molto è stato fatto ma molto c’è da fare per tradurre i progetti che sono ancora sulla carta in imprese”.

Un assaggio di questa straordinaria onda di rinnovamento e multifunzionalità lo hanno fornito, anche quest’anno, gli Oscar Green di Coldiretti. Dall’agricosmetica anti-age a base di kiwi alla start-up che salva gli olivi e con loro il pianeta, dal pastore che produce formaggi sul mare che vende ai turisti al nuovo welfare rurale dell’Oasi della Felicità, dal contadino resiliente che coltiva patate ed alleva bovini di razza Garfagnina fino agli obiettivi di autonomia energetica di un’azienda forestale nell’Appennino Tosco Emiliano. Esperienze imprenditoriali ben rappresentative di un campione di agricoltura che oltre a produrre cibo, cruciale per la popolazione, investe sull’innovazione andando a velocità doppia rispetto alle imprese over 40, sulle energie rinnovabili, sull’accoglienza rurale e sulla didattica ed il sostegno alle fasce più fragili diventando motore nelle comunità soprattutto delle zone più marginali e montane.

La motivazione per il premio all’azienda AGER OLIVA

AGRICOLTURA DA ADOTTARE, SALVARE GLI ULIVI PER SALVARE IL PIANETA

Tommaso Dami (33 anni), Ana Soto (29 anni) e Cosimo Lunetti (25 anni)

Società Agricola Ager Oliva - Pistoia

Premio Impresa Digitale

Salvare gli olivi abbandonati, la biodiversità ed il pianeta che sta affogando sotto i colpi degli effetti dei cambiamenti climatici. Sono gli obiettivi di Ager Oliva, la “Climate Tech Company” creata nel 2012 da un gruppo di giovani – l’ideatore Tommaso Dami (33 anni) ed i suoi soci Ana Soto (29 anni) e Cosimo Lunetti (25 anni) - per la salvaguardia della biodiversità e per la compensazione di CO2 attraverso piantagioni di uliveti in terreni incolti per aumentare la produzione d’olio ed innovare l’agricoltura. Un modello di business basato sull’adozione degli uliveti, da parte di appassionati e da parte di investitori strutturati.  Ager Oliva nel primo anno aveva già fatto adottare 700 ulivi, spesso in stato di abbandono, che vengono ripristinati e, quando occorre, dotati di impianti di irrigazione. Oggi gli ulivi gestiti da Ager Oliva sono 3000 in 4 comuni: Montecatini Terme, Pistoia, Montale, Vinci. Una dimensione che permetterà già quest’anno di raggiungere il Break Even Point. Ma l’ambizione è di ripristinare tantissimi uliveti abbandonati in tutta Italia. Solo in Toscana gli ulivi non più produttivi sono 4 milioni.

Le altre premiate:

Premio Campagna Amica, Victore & Rose di Lucignano (AR),

Premio Fare Filiera, Fattoria Versilia – Forte dei Marmi (Lucca)

Premio Energie per il Futuro e la Sostenibilità, Agrifuta Società Agricola – Firenzuola (Firenze)

Premio Coltiviamo Solidarietà, L’Oasi – Vicchio (Firenze)

Premio Custodi d’Italia, Fonte dei Masseti – San Godenzo (Firenze)

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