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29 Agosto 2023
PISTOIA. IN ATTESA DEL SANGIOVESE LA VENDEMMIA ‘BIANCA’ E’ IN CORSO

Si prospetta un calo medio del 20% di raccolta d’uva. Situazione a macchia di leopardo: il caso di Tacinaia, produttore di Vinsanto del Chianti Doc

La vendemmia ‘bianca’ pistoiese è già iniziata. Per i vitigni ‘rossi’, a cominciare dal Sangiovese, è ancora presto, l’andamento in generale prevede un calo medio di raccolta d’uva del 20%, in linea con i dati regionali, ma la situazione è a macchia di leopardo sui circa 600 ettari di superficie vitata in provincia: sui vari versanti delle colline del Montalbano e della Valdinievole e sulle colline attorno a Pistoia.

Le condizioni climatiche hanno favorito il proliferare della peronospora, una malattia fungina che colpisce le foglie, i tralci, i fiori e i grappoli della vite. Purtroppo le intense piogge di maggio e giugno hanno impedito a molti viticoltori di effettuare nei tempi giusti i trattamenti necessari per limitare gli attacchi di peronospora. “Noi siamo stati fortunati -racconta Lorenzo Lunardi della società agricola Tacinaia, principale produttore di Vinsanto del Chianti Doc, che ha i vigneti sul Montalbano, tra Quarrata e Carmignano-. La quantità raccolta è in linea con l’anno passato. La pioggia nei nostri vigneti non ci ha impedito di accedere tra i filari per i trattamenti tempestivi e in questi giorni stiamo raccogliendo ottimi grappoli di Trebbiamo, che hanno tutte le caratteristiche di diventare tra qualche anno eccellente Vinsanto del Chianti Doc”.

Lunardi è anche consigliere di ‘Vigneto Toscana’, soggetto associativo promosso da Coldiretti Toscana che si occupa di costruire progetti di promozione e di sviluppo delle produzioni vitivinicole territoriali, legate alle singole specificità dei territori.

“Una associazione di viticoltori che ha riscontrato sin dalla sua nascita un grande consenso tra i produttori, che devono fare anche quest’anno i conti con la crescita dei costi –spiega Michele Bellandi, responsabile tecnico di Coldiretti Pistoia-. Da quello del vetro cavo per le bottiglie che fa registrare un aumento che ha raggiunto il +54% negli ultimi due anni, a quello dei carburanti per il funzionamento di trattori e mezzi agricoli. Oltre a fare i conti con l’eccesso di animali selvatici che ‘banchettano’ tra i filari”.

“È il periodo più delicato per i vignaioli –spiega Bellandi- con una grandinata che potrebbe rovinare in pochi minuti il lavoro di mesi e mesi. Ma se le condizioni climatiche tenessero come ci auguriamo, l’abbassamento delle temperature notturne di queste settimane ci regalerà vini aromatici, fini e molto eleganti. Le uve sono belle ed in salute, non hanno subito, come accaduto lo scorso anno, alcun stress idrico: l’annata è molto promettente dal punto di vista qualitativo nonostante sia stata una annata molto complessa dal punto di vista fitosanitario”.

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