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18 Ottobre 2025
SALUTE: UN MAREMMANO SU TRE MANGIA CIBI ULTRAPROCESSATI, ESPOSIZIONE SHOCK AL VILLAGGIO DI CAMPAGNA AMICA IN PIAZZA DANTE-PIAZZA DUOMO

Un maremmano su tre acquista e consuma cibi ultraprocessati più o meno consapevolmente sottovalutandone i rischi come obesità, insonnia, ansia, disturbi cardiaci, colesterolo, diabete di tipo 2, carie, alcune forme di tumori e dipendenza da zuccheri. A svelarlo un sondaggio online condotto da Coldiretti Grosseto presentato in occasione del Villaggio di Campagna Amica in Piazza Dante e Piazza Duomo che si chiude domenica 19 ottobre nel centro storico di Grosseto, secondo cui una fetta della popolazione consuma regolarmente, e a volte conoscendone anche gli effetti, prodotti ottenuti attraverso processi industriali mettendo insieme quindici-venti additivi chimici (addensanti, emulsionanti, zuccheri, aromi, conservanti etc). Un fatal cocktail che aumenta in maniera esponenziale le nostre percentuali di ammalarci. Tra le categorie più fragili ci sono i giovani ed i bambini, i più vulnerabili ed inermi di fronte alle campagne-inganno dei cibi industriali. Rischi e patologie che Coldiretti ha portato in piazza allestendo la tavola del cibo spazzatura: piatti precotti e confezionati, merendine, energy drink cariche di caffeina e taurina, barrette, bastoncini di pesce, budini, caramelle ed altre porcherie che sono presenti nelle nostre credenze e finiscono nel nostro organismo. Dall’altra parte del tavolo i piatti della Dieta Mediterranea, i cibi naturali: pasta al pomodoro, hamburger di chianina e patate, insalata di legumi, torte fatte in casa e frutta. “Lo stile alimentare delle nuove generazione non è mai stato così in pericolo. Stiamo assistendo alla graduale sostituzione dei cibi naturali, agricoli, presenti da sempre sulle nostre tavole con prodotti industriali che creano dipendenza e distruggono a poco a poco la nostra salute. Non lo dice il presidente di Coldiretti, lo dice la scienza. - tuona il presidente di Coldiretti Grosseto, Simone Castelli – Con il Villaggio di Campagna Amica rimettiamo al centro della scena e del dibattito il cibo vero, genuino, stagionale, semplice, delle nostre campagne e della nostra identità in contrapposizione ad un modello alimentare omologato ed artificiale che stacca la spina con la terra e l’agricoltura. Coldiretti non ha paura ad esporsi e a denunciare la grande menzogna dei cibi ultraprocessati il cui scopo è quello di generare dipendenza e fatturati”.

Una battaglia sostenuta dalle istituzioni locali, comune in prima linea, e dalle autorità cittadine che sono state al fianco di Coldiretti e hanno partecipato alle tante attività ed iniziative della tre giorni del festival del cibo che ha richiamato in centro migliaia di cittadini che hanno affollato il grande mercato contadino e l’area dedicata allo street food. A visitare il Villaggio ed incontrare i produttori sono arrivati il segretario nazionale, Vincenzo Gesmundo e la presidente regionale, Letizia Cesani insieme ai parlamentari del territorio. Ed è in questo contesto che Coldiretti ha rilanciato la necessità di partire dalle mense scolastiche vietandone l’uso dei cibi ultraprocessati considerando che un bambino su tre in età scolare in Toscana è sovrappeso o obeso. Una pandemia moderna di fronte alla quale il 91% dei cittadini ritiene fondamentale introdurre forme accessibili di educazione alimentare fin dalle scuole elementari. Un’esigenza resa ancora più urgente dal fatto che, per il 62% dei cittadini, la scelta delle pietanze in casa o durante i pasti con parenti e amici è condizionata dalle preferenze dei figli o dei nipoti. Quasi l’84% degli italiani ritiene che i cibi ultra formulati, ricchi di additivi chimici, siano pericolosi per la salute.

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