Torna alta l'attenzione sul problema accisa  del gasolio agricolo che al momento in Parlamento ancora non ha trovato alcuna soluzione.
Gli agricoltori italiani stanno pagando  il gasolio a prezzo intero, a Pistoia, soprattutto nella Valdinievole a rischio chiusura molte delle aziende che producono in serra  coltivazioni pregiate come i crisantemi, la crisantemina programmata, le stelle di natale, le gerbere e le altre piante da interni che necessitano in alcuni periodi dell’anno temperature controllate per tutto l’arco della giornata.
"Il settore floricolo si trovava già in precario equilibrio- afferma il presidente Coldiretti Riccardo Andreini – rispetto soprattutto al confronto con gli altri paesi europei e extra Ue dove il costo della manodopera è di molto inferiore rispetto a quello praticato in italia,  è permesso, in alcuni casi, l’utilizzo di prodotti che da noi sono assolutamente vietati senza dimenticare il clima più favorevole per certe colture”
“Oggi con l’aumento del gasolio dovuto alla non applicazione della riduzione dell’accisa per gli ultimi mesi del 2009 e la non riconferma dal gennaio 2010 – ribadisce il direttore Francesco Sossi- quel divario si è accentuato e si rischia che molte imprese floricole soprattutto della Valdinievole abbandonino quelle che erano le produzioni tradizionali di elevata qualità e si rivolgano ad altre colture meno pregiate dove non ci sia la necessità di riscaldare le serre. Con questo tipo di scelte, dovute di certo non per la volontà degli imprenditori, si compromette soprattutto l’identità economica del territorio Pesciatino.”