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2 Febbraio 2017
STOP ALLO SMOG: LA ‘FABBRICA’ DELLE PIANTE E’ PRONTA

Non si può continuare a rincorrere le emergenze con la danza della pioggia ma bisogna intervenire in modo strutturale anche per favorire nelle città la diffusione del verde pubblico e privato capace di catturare lo smog.
È quanto ribadisce Michela Nieri, presidente di Coldiretti Pistoia nel sottolineare che “a favorire lo smog nelle città è l’effetto combinato dei cambiamenti climatici, dell’inquinamento e della ridotta disponibilità di spazi verdi. Le piante - sottolinea Nieri - concorrono a combattere le polveri sottili e gli inquinanti gassosi ma in Italia ogni abitante dispone nelle città capoluogo di appena 31,1 metri quadrati di verde urbano”.
Pistoia, capitale italiana della Cultura nel 2017, e capitale della produzione di piante ornamentali italiana e europea da decenni, è fortunata. Considerando solo i circa 5 mila ettari a vivaio, la media pro capite stimata nella piana pistoiese è di circa 250 metri quadrati di verde, che ospitano piante da vaso o alberi d'alto fusto attorno alla città. Una grande fabbrica che produce tanto ossigeno in più per i cittadini pistoiesi, pronta a produrre effetti positivi in tutte le città italiane dove purtroppo la realtà, in generale, è ben diversa. In Italia solo il 17,2% delle città ha una dotazione pro capite di verde pubblico pari o superiore ai 50 metri quadrati per abitante, mentre nel 16,4% non si raggiunge la soglia dei 9 metri quadrati pro capite.
“Pistoia che quest'anno è capitale italiana della Cultura, si candida con le sue aziende vivaistiche -spiega Nieri- ad essere importante fonte di alberi e piante per aumentare il verde pubblico urbano in tutte le città italiane”.
Per migliorare la situazione è necessario introdurre misure di defiscalizzazione degli interventi su giardini e aree verdi da realizzare con “un meccanismo simile a quello previsto per il risparmio energetico, le abitazioni, i mobili o gli elettrodomestici. Una pianta adulta - sottolinea la Coldiretti - è capace di catturare dall’aria dai 100 ai 250 grammi di polveri sottili con un ettaro di piante elimina circa 20 chili di polveri e smog in un anno”.
Oltre a svolgere funzioni di tipo estetico e psicofisico le aree verdi – continua la Coldiretti - producono effetti che concorrono, in modo rilevante, all’eliminazione delle polveri e degli inquinanti gassosi, al miglioramento del microclima, attraverso l'ombreggiamento e l’emissione di imponenti volumi di vapore acqueo, alla riduzione dei rumori e alla protezione del suolo.

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