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3 Febbraio 2018
VICENDA BRUSCHI: COLDIRETTI PRECISA E RIBADISCE ALCUNI ELEMENTI DI VERITA’

Coldiretti Pistoia, in relazione ad alcune notizie diffuse nei giorni scorsi, inerenti all'insolvenza di un'azienda vivaistica, la Sandro Bruschi Vivai, ha convocato una conferenza stampa per precisare e ribadire alcuni fondamentali elementi di verità, ribadendo in primis l'assoluta disponibilità a colloquiare come sempre fatto con tutti i soggetti coinvolti, ma evitando di scendere su un livello di polemica strumentale e, soprattutto, inutile per Coldiretti Pistoia, i propri soci, per tutte le aziende e per lo sviluppo futuro del nostro vivaismo.

Il primo punto su cui far chiarezza è il ruolo di Coldiretti Pistoia e del suo Presidente.
La premessa è che a fine 2016 un'operazione condotta da un'importante impresa pistoiese, la Giorgio Tesi Group, salva oltre 40 posti di lavoro (sanando anche le pendenze, arretrati e Tfr, di altri 19 lavoratori dimessisi in precedenza), salvaguarda la continuità aziendale ed evita la definitiva chiusura della Sandro Bruschi Vivai, ormai in crisi da alcuni anni.
Nel novembre 2017 l'assemblea generale dei soci elegge all'unanimità Fabrizio Tesi presidente di Coldiretti Pistoia.

Coldiretti Pistoia, come noto è un'organizzazione imprenditoriale agricola che rappresenta oltre 4.000 soci imprenditori, di cui 1.105 solo nell'ambito florovivaistico. L'associazione, chiaramente, non entra e non può entrare nel merito delle scelte aziendali, tanto meno gestionali delle imprese associate, prerogative queste ultime esclusive della natura stessa delle aziende.

Ben inteso ciò non significa che l'associazione non si occupa o non è preoccupata per i produttori coinvolti nella vicenda Bruschi, come lo è stata per i tanti casi analoghi accaduti in passato. Ma, ovviamente, Coldiretti in caso di difficoltà supporta i soci con azioni concrete e giuridicamente praticabili, cercando di dare all'azienda in difficoltà strumenti utili per cercare la migliore soluzione o almeno ridurre i danni.

Inoltre ricordiamo che, rispetto alla questione specifica dello stato di insolvenza della Sandro Bruschi Vivai, Coldiretti Pistoia si è prontamente adoperata convocando un’assemblea dei vivaisti interessati e individuando nella procedura di 'Composizione della crisi da sovraindebitamento' la via per ridurre i danni ai creditori. Tale soluzione, accettata da Bruschi in occasione della suddetta riunione, fu accolta con relativa soddisfazione, considerati anche gli insignificanti risultati ottenuti dai creditori nelle decine di precedenti crisi aziendali verificatesi a Pistoia nell'ultimo decennio.

Infatti è purtroppo utile ricordare che i precedenti casi di crisi si sono risolti a danno dei produttori vivaisti fornitori e dei lavoratori rimasti senza impiego, senza alcun ammortizzatore sociale e con scarso clamore mediatico.

Ribadiamo che quella dell'insolvenza del vivaio Bruschi è una questione assolutamente delicata per tante aziende pistoiesi, che vantano crediti attorno a 6 milioni di euro (maturati nell'ultimo triennio di gestione Bruschi), ma non è purtroppo la sola causa delle difficoltà del vivaismo Pistoiese, che peraltro fattura circa 600 milioni di euro annui.

I problemi del vivaismo, che va detto è una nostra ricchezza attuale e lo sarà anche nel futuro, sono tanti e di varia natura, per questo l'associazione ha dato il via al Tavolo del vivaismo di Coldiretti Pistoia, composto da oltre 30 imprenditori rappresentativi delle 1.105 piccole, medie e grandi aziende florovivaistiche socie.

Coldiretti Pistoia ha individuato nell'allargamento della partecipazione un metodo efficace, per prevenire e possibilmente risolvere problemi che si presenteranno: la costituzione dei tavoli tematici (anche relativi ad altri comparti agricoli), 'chiamati' ad individuare la migliore strada per affrontare, con una visione comune, problematiche fitosanitarie, rapporti con le autorità di controllo, rapporti con gli enti locali, con il Distretto vivaistico e le altre associazioni. E poi i problemi derivanti da eccesso di animali selvatici, strumenti per limitare furti nei vivai e strumenti per migliorare l'equilibrio economico-finanziario delle imprese agricole a cominciare da quelle florovivaistiche.

La prima riunione del Tavolo del vivaismo di Coldiretti Pistoia è già convocata per lunedì 5 febbraio. Sin dal primo incontro, i componenti saranno chiamati a valutare e discutere alcuni strumenti innovativi riservati ai soci Coldiretti, che riteniamo siano di grande importanza, sia per il presente, sia per il futuro.

Il primo riguarderà la stipula di accordi per innovative linee di credito di varie tipologie studiate appositamente per contribuire alla ripresa del vivaismo pistoiese, grazie ad importanti istituti bancari che hanno interesse ad investire nel nostro territorio e che credono fortemente nel florovivaismo ornamentale pistoiese.

Il secondo strumento, assolutamente innovativo, permetterà a piccole, medie e grandi aziende vivaistiche di assicurare i crediti: anche imprese con fatturati bassi potranno permettersi di garantirsi rispetto ad insolvenze per importi di qualsiasi ammontare, a costi ragionevoli rispetto ai vantaggi.
Tutto ciò è possibile grazie ad una polizza cumulativa studiata appositamente da un'impresa partner di Coldiretti. Uno strumento per poter garantire i crediti aziendali da insolvenze e ritardi nei pagamenti, che sono aumentati negli ultimi anni a causa della crisi economica. Si tratta di proposte concrete e utili per dare un valido servizio ai soci.

DICHIARAZIONE DI FABRIZIO TESI, RAPPRESENTE LEGALE DI GIORGIO TESI GROUP
Ben separando i due ruoli tra loro ben diversi, come ampiamente spiegato, ribadisco la mia totale disponibilità sia come Presidente di Coldiretti Pistoia, sia come legale rappresentante della mia azienda, a qualsiasi confronto e dialogo. Come peraltro ho sempre fatto, sia con le decine e decine di colleghi che me lo hanno chiesto, sia partecipando sempre ai vari tavoli, in cui sono stato chiamato, in primis all'incontro convocato da Coldiretti e a quelli convocati dall'amministrazione comunale.
Disponibilità che confermo adesso nei confronti di tutti.
Disponibilità sempre avuta anche dai miei professionisti nei confronti dei professionisti dei creditori.

Il tutto per un confronto, per un dialogo, che quanto prima risolva in favore dei creditori questa vicenda, che è sempre stato il mio obiettivo primario.
Ho sempre avuto la forte convinzione che la soluzione intrapresa dalla mia società, mediante gli atti posti in essere, oltre che una operazione imprenditoriale, non fosse solo indirizzata alla salvaguardia dei tanti dipendenti, ma che anche le posizioni creditorie avessero trovato adeguata soluzione, come sempre ha affermato Bruschi in ogni occasione.

Purtroppo, se i dipendenti e gli ex dipendenti Bruschi sono stati tutelati da questa operazione, altro discorso deve farsi allo stato attuale per la sorte dei creditori.
A proposito di ciò, proprio in questi giorni ho riconfermato ai nostri interlocutori, come fatto alla precedente amministrazione comunale, la mia disponibilità a discutere del rilascio di alcuni beni presi in affitto, se questo servisse ad esclusivo ed inequivocabile vantaggio dei creditori: sia per velocizzare i tempi di rimborso, sia per far aumentare le risorse destinate alla soddisfazione dei loro crediti, esprimendo anche però la viva preoccupazione che gli atti ricevuti da parte di alcune aziende creditrici compromettano il soddisfacimento di tutti i creditori in parti uguali a beneficio solo di alcuni.
Sperando di aver fatto chiarezza sotto i vari aspetti, sono a ribadire la volontà ad ascoltare, incontrare discutere qualsiasi sia l'interlocutore: credo sia il solo modo per risolvere la questione nell'interesse di tutti.

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