AGGIORNAMENTO DEL 29 APRILE. Il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, tenuto conto della necessità di garantire un più ampio accesso al Reddito di Emergenza di cui all’articolo 12 del D.L. 22 marzo 2021, n. 41, il cui termine perentorio di presentazione era stato fissato al 30 aprile 2021, ha autorizzato il differimento del termine di presentazione delle domande al 31 maggio 2021 con nota protocollo numero 0003478.23-04-2021.
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Le nuove misure introdotte dal decreto legge n. 41 del 22 Marzo 2021 hanno previsto il riconoscimento, a domanda, di tre quote di Reddito di Emergenza (REM) per i mesi di Marzo, Aprile e Maggio 2021, con un minimo di 400 € ad un massimo di 840 € mensili per i nuclei familiari in condizioni di difficoltà in conseguenza dell’emergenza epidemiologica da COVID -19, in possesso cumulativamente dei requisiti di residenza ed economici, patrimoniali e reddituali, previsti dalla normativa vigente.
A titolo esemplificativo il REM spetta:
- a coloro che sono residenti in Italia al momento della presentazione della domanda, hanno un valore ISEE inferiore a 15.000 € oltre ad un reddito familiare inferiore alla soglia corrispondente al valore del beneficio previsto dalla normativa con riferimento al mese di Febbraio 2021 e un valore del patrimonio mobiliare familiare riferito all’anno 2020 inferiore a 10.000€.
- per coloro che non soddisfano i requisiti di cui al punto precedente, la norma prevede di riconoscere il beneficio ai soggetti che hanno terminato di percepire tra il periodo 1° Luglio 2020 e il 28 Febbraio 2021 le prestazioni di disoccupazione (NASPI e DIS – COLL), di essere residenti in Italia al momento della domanda ed avere un valore ISEE, ordinario o corrente non superiore a 30.000 €.
Il REM è incompatibile con il reddito di cittadinanza, con le altre indennità COVID -19, con il reddito familiare di lavoro dipendente superiore a determinati limiti di retribuzione, con le prestazioni pensionistiche dirette ed indirette ad eccezione dell’assegno ordinario di invalidità e trattamenti di invalidità civile.
Contattare gli uffici Epaca-Coldiretti per verificare il diritto alla prestazione e presentare le domande all’INPS.