A seguito di recenti trattative tra Italia e Servizio fitosanitario della Giordania in relazione al batterio Xylella fastidiosa, l'NPPO Giordania ha deciso di riaprire parzialmente alle importazioni di piante e prodotti delle piante dall’Italia. Lo comunica il servizio Fitosanitario della Toscana.
In particolare, NPPO Giordania ha delineato due differenti casistiche che prevedono diversi requisiti fitosanitari, ovvero:
1) Importazione dei materiali destinati alla famiglia reale Royal Hashmite Court;
2) Importazione dei materiali destinati agli operatori giordani.
Per quanto riguarda i materiali destinati alla famiglia reale Royal Hashmite Court (1), NPPO Giordania ha informato che non è previsto alcun requisito fitosanitario specifico. Pertanto, le aziende vivaistiche italiane possono esportare piante e prodotti delle piante, a partire dal 15 dicembre 2023, senza alcuna limitazione dal punto di vista temporale né di specie vegetale.
Per tutti gli altri operatori, NPPO Giordania ha previsto una rimozione temporanea del bando all’importazione dei materiali dall’Italia, solo per le specie vegetali che non sono elencate negli allegati del Regolamento EU 2020/1201 in relazione a X. fastidiosa sbsp. pauca e multiplex, per un periodo che va dal 15 dicembre al 31 marzo 2024, prevedendo al contempo specifici requisiti fitosanitari (dichiarazioni addizionali, analisi di laboratorio, trattamenti insetticidi, etichettatura).
Tale risultato rappresenta un bel passo avanti e fa ben sperare in un’apertura ancora più ampia, da parte di NPPO Giordania, in un prossimo futuro. Prima del blocco l'export di piante vive delle aziende pistoiesi verso Amman aveva toccato nel 2017 la cifra di 2,8 milioni di euro.